
ll business italiano degli ascensori
Ascensori, scale mobili, montacarichi. Un business da capogiro. Si sale e si scende in tutta facilità con gli elevatori made in Italy, e il bel paese, con la sua leadership nel settore, guarda dall’alto gli altri concorrenti europei e mondiali (Cina a parte).
Una posizione privilegiata, quella dell’Italia, consolidatasi negli anni e che ha radici lontane. La storia ha giocato infatti la sua parte: tra il 1950 e il 1960 imprenditori brillanti hanno dato vita a una miriade di piccole medie imprese, portandole nel tempo sulle vette d’Europa. A questo si è aggiunta la solida presenza di società multinazionali che hanno contribuito a rafforzare l’industria dell’ascensore.
In termini economici, l’industria italiana degli Ascensori e delle Scale Mobili rappresenta uno degli esempi di maggior successo dell’imprenditoria nostrana, con un fatturato aggregato in costante aumento negli ultimi dieci anni e con il 32% realizzato sui mercati esteri e una quota sul commercio internazionale che supera 13 punti percentuali. Numeri che fanno dell’Italia il primo esportatore mondiale del comparto, numeri forniti dallo studio realizzato dal Servizio Centrale Studi Economici di ANIE per conto di AssoAscensori, in collaborazione con Anacam, Anica, Confartigianato Ascensoristi e CNA.
Le principali associazioni di categoria, attraverso quest’analisi, hanno voluto offrire un’attenta valutazione quantitativa e qualitativa del mercato italiano di Ascensori e Montacarichi, Scale e Tappeti mobili, delineando le tendenze dell’offerta industriale, alla luce dei cambiamenti dello scenario internazionale. Lo studio ha rimarcato l’importanza di questo comparto nel sistema industriale italiano e la necessità di un supporto istituzionale, per impedire la perdita di competitività acquisita nel tempo. La minaccia principale arriva dalle economie emergenti, Cina in primis, che è senz’altro il competitor più temibile: l’aumento di prodotti importati dai paesi extracomunitari richiede quindi maggiore rigore normativo e una più rigida applicazione delle direttive europee, soprattutto in tema di sicurezza.
All’intervento puntuale delle istituzioni occorre però affiancare un impegno costante da parte degli operatori del settore, che hanno il compito di ridefinire strategie organizzative e di marketing per garantire il mantenimento di una posizione d’eccellenza nel mercato mondiale degli ascensori.
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